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sabato 19 marzo 2016

Notre Dame de Paris - Victor Hugo : tra pagine e teatro


TITOLO: Notre Dame de Paris
AUTORE: Victor Hugo



TRAMA
La trama questa volta ve la presento così: "è una storia che ha per luogo Parigi, nell'anno del signore 1482. Storia di amore e di passione. Noi gli artisti senza nome, della scultura e della rima, la faremo rivivere da oggi all'avvenire.
E questo è il tempo delle cattedrali, la pietra si fa, statua musica e poesia, e tutto sale su verso le stelle, su mura e vetrate, la scrittura è architettura."
Credo che chiunque abbia un'idea di cosa parli il Notre Dame, in una forma o nell'altra. Quindi passiamo solo alla sua bellezza, con pro e contro di questa esperienza arricchita dallo spettacolo a teatro!


AMMIRANDO NOTRE DAME
Mi è stato consigliato, prestato e "sollecitato", nel senso che dopo le prime dieci pagine già non ne potevo più. Volevo leggerlo e mi ero prefissata di farlo perché il 5 Marzo avrei ricevuto il mio regalo di Natale: due posti per lo spettacolo teatrale del Notre Dame a Milano.
Quindi ok Erika, l'hai voluto tu, ti sei fatta trascinare dalle musiche di Cocciante, dai testi poetici e dai video youtube visti e rivisti e ora non puoi non leggere il libro. La motivazione c'era e per fortuna per quella e per il mio compagno di viaggio, perché altrimenti non sarei mai riuscita ad andare avanti.
Lo scoglio delle prime dieci (o forse anche venti) pagine è davvero arduo da superare, ma ecco che, dopo descrizioni senza capo né coda, lungaggini di cui non si capisce il senso, personaggi che si sa non compariranno mai più di cui ci viene narrato qualunque dettaglio storico inutile, ecco che lì... parte la vera storia.
Spunta fuori il cardinale Frollo, poi Quasimodo e subito dopo Esmeralda, Febo, Fiordaliso. Solo Gringoire era già con noi dalle prime pagine, ma all'inizio ho fatto fatica a immaginarlo come il cantastorie, il poeta, la narrazione stessa della vicenda, perché? Perché in fin dei conti non è affatto così: è un personaggio importante, certo, ma si muove ai margini della storia, con le sue vicende, i suoi problemi e il suo amore per la capra (sembra essere l'unico a non innamorarsi della bella Esmeralda, ma a prediligere la compagnia della sua compagna di danze Djali).


Ci tengo a dire una cosa: a te che mi hai spinto a finirlo, che mi hai regalato i biglietti e mi hai concesso quest'esperienza splendida, grazie! *___*

Nonostante l'inizio, sono più che felice di averlo portato a termine. La vicenda prende, i personaggi sono ben delineati e veri, pieni di passioni, tormenti, desideri e perfino stupidità.
Quasimodo, sordo, quasi incapace di comunicare, che vive del suono delle campane, amiche, amanti, compagne (uno dei passi che descrivono meglio la magnificenza della Cattedrale), chiuso nella consapevolezza del suo aspetto in-umano, ma capace di amare Esmeralda, la prima che gli abbia dimostrato gentilezza, e di venerare Frollo, il suo salvatore. Frollo stesso, dedito agli studi alchemici, che pratica una vita da asceta e che si perde nel turbine senza pace dell'amore carnale che lo consuma dal primo momento in cui posa gli occhi sulla gonna danzante della zingara.
Esmeralda è poco più di una fanciulla, ingenua, speranzosa, piena di fiducia verso il prossimo, seppur in grado di difendersi. Il suo bel viso, il suo corpo sensuale, la sua pelle bruna, incantano e irretiscono qualunque uomo la guardi, ma lei ha un voto: conservare la verginità finché non troverà sua madre, grazie all'amuleto che porta appeso al collo e che funzionerà solo se resterà casta. Ma è giovane, piena di vita, e facile all'innamoramento, soprattutto quando conosce il capo delle guardie. Febo, alto, slanciato, bello come il Sole. Sarà lui l'unico uomo a cui si concederà.
Ma chi è Febo? Vi ricordate la versione Disney de "Il Gobbo di Notre Dame"? Biondo, avvenente, furbo ma leale. Scordatevelo. Il vero Febo sarà anche attraente, ma avevo voglia di prenderlo a schiaffi per tutta la durata del libro. Promesso sposo di Fiordaliso, vuole Esmeralda per pura lussuria (mi è piaciuto un sacco il brano il "Val d'amore" - che ho scoperto Live!), la vuole come è abituata a volere la vittoria sul campo di guerra, nulla di più, perfino il suo nome da gitana non riesce a rimanergli in testa.
Gringoire in compenso mi ha regalato momenti di puro divertimento. Sembra estraneo alla storia ma ci si trova sempre immischiato (e poi secondo me è davvero innamorato della capra!!!).
Un personaggio che non troverete da nessun altra parte, neppure nella rappresentazione teatrale, è invece la donna del "Buco dei Topi", una penitente, che nella vicenda ha un ruolo cruciale. Scopritelo con Hugo anche voi!
Cosa dire invece dell'esperienza teatrale? A parte il fatto che ho continuato a cantare "Questo è il tempo delle cattedraaaaaaaali, la pietra si fa...." per i due giorni seguenti senza pausa, è stato emozionante, splendido, meraviglioso! Il cast è formidabile, avevo i brividi per la maggior parte del tempo. Il corpo di ballo è stato spettacolare e ha regalato emozioni. Molte canzoni riprendono poi le stesse parole dei monologhi del libro, una chicca che ho apprezzato tantissimo!
(Ve lo dico tra parentesi perché mi è piaciuto così tanto che questa voglio che sia solo una confessione un po' giocosa e non rovini nulla alla bellezza della rappresentazione. Shhhh, abbassate la voce. Bene, ora posso dirvelo. Avete mai visto i costumi durante lo scontro tra gli zingari, i cittadini di Parigi e la guardia sotto le porte di Notre Dame? Ecco, come ha detto qualcuno di cui non faccio nome "sembrano dei fricchettoni che combattono contro i ninjia per accaparrarsi il centro sociale". Mai descrizione fu più appropriata! Ma perché le tute grigie e i cappucci calati in testa e le Nike-o-qualcosa-del-genere ai piedi? Perché?! E poi... non sono sicura di questo, ma mi pare di aver notato una certa differenza tra le versioni di Youtube degli scorsi anni e quella vista dal vivo della scena finale. Non ve la descrivo, se non volete vederla e sapere prima di leggere o vedere lo spettacolo non sarò certo io a rovinarvi proprio il finale, ma vi dico che nelle altre versioni ci sono tre-quattro coppie di ballerini che danzano, tutte, sempre. Quando l'ho visto io, una coppia è rimasta stesa in terra, le altre hanno fatto spettacolo. Boh, che si siano addormentati? Non me lo spiego.)
Vi lascio con un video che mi carica molto (assieme a La Corte dei miracoli, ma andate a vedere anche gli altri! Meritano e ve ne ho linkati vari nel post! =D


1 commento:

  1. Erika, molto bello, ricordo Esmeralda di tanti anni fa, tu la ricordi? Nella tua scuola elementare la ricordano ancora.....

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